Lo Yoga Integrale in più fa riferimento al Tantrismo. Dalla collaborazione con Mère, Śrī Aurobindo capirà che il dono di sé va offerto non al brahman, ma alla Madre Divina, śakti dello stesso brahman. Senza il Suo potere e la Sua forza attiva, nessuna evoluzione potrebbe essere effettuata.
Va inoltre considerato che il Tantrismo si occupa di regolare tale potere, incanalandolo e purificandolo nei centri di coscienza (cakraṃ), così da risvegliare la kuṇḍalinī (energia che giace arrotolata sotto forma di serpente nell’osso sacro). Una volta risvegliata tale forza divina percorre dal basso verso l’alto tutti i cakraṃ, donando grande potenza alle varie parti dell’individuo.
Nello Yoga Integrale il processo avviene in modo diverso: all’inizio si ha un movimento interiore verso l’alto per effettuare un cambio di coscienza, passando da quella umana a quella divina. Quando il cambio è avvenuto e si è stabilizzato, si cerca di portare tale coscienza nei vari cakraṃ della persona. In questo processo di discesa, la Forza Divina farà pressione verso il basso, aprendo i vari centri, quindi prima il Mentale, poi il Vitale ed in ultimo il Fisico, per ripulirli, fino ad arrivare alla completa trasformazione spirituale dell’individuo. L’apertura dei cakraṃ perciò avviene da sola e tramite la stessa si ottiene lo sviluppo interiore.
La Verità teorica del Veda e quella pratica del Tantrismo vengono quindi unite, per arrivare ad una Conoscenza integrale.
Tratto da:
Tara Rosa Eleonora Percesepe, La Trasformazione della Coscienza, Libraio Editore, Milano 2019