In un capitolo del suo ultimo scritto – The Supermental Manifestation upon Earth – Śrī Aurobindo dichiarerà quanto sia importante nello Yoga Integrale raggiungere la perfezione del corpo.
Decise di iniziare tale capitolo con le seguenti parole:
La perfezione del corpo
La perfezione del corpo, la più grande che possiamo ottenere con i mezzi a nostra disposizione, deve essere lo scopo finale della cultura fisica. La perfezione è il vero intento di tutte le culture, della spirituale e psichica, della mentale, della vitale e dovrà esserlo anche per la nostra cultura del fisico. Se la nostra ricerca è per una totale perfezione dell’essere, la parte fisica non può essere lasciata in disparte; per il corpo è la base materiale, esso è lo strumento che dobbiamo utilizzare.
L’antica massima sanscrita afferma – “Sharīram khalu dharmasādhanam – il corpo è il mezzo per l’adempimento del dharma. Per dharma si indica ogni ideale che possiamo proporci e la legge che guida il suo compimento e la sua azione. Una perfezione totale è la meta massima che ci poniamo davanti, visto che il nostro ideale è la Vita Divina che desideriamo creare qui, la vita dello Spirito realizzata sulla Terra, la vita che compie la sua stessa trasformazione spirituale quaggiù sulla Terra, nelle condizioni dell’universo materiale.
Ciò non può avverarsi a meno che anche il corpo non si sottoponga ad una trasformazione, a meno che le sue azioni e funzioni non ottengano una capacità suprema e la perfezione che gli è o che gli possa essere possibile.
Lo Yoga Integrale infatti si occupa di sviluppare contemporaneamente sia i piani alti, sia quelli bassi, per poter permettere una crescita effettiva di tutte le parti, senza trascurare determinati aspetti a scapito di altri.
Per queste ragioni, prima di poter accedere ai piani sopramentali e supermentali, sono necessarie sia la scoperta e l’indentificazione dell’ātman con se stessi, da un punto di vista spirituale, sia la liberazione e purificazione della propria natura, da un punto di vista fisico. Se il corpo dovesse rimanere il medesimo, senza trasformarsi anch’esso a sua volta, continuerebbe a rispondere agli stessi moti e diventerebbe un ostacolo per l’evoluzione della persona e per la manifestazione del Divino sulla Terra. Invece di sostenere tale cambiamento, infatti, si opporrebbe ad esso, rimanendo incosciente e facendo riferimento ancora alla natura inferiore; di conseguenza l’evoluzione sarebbe solamente interiore, quindi parziale. Per una crescita integrale il corpo risulta quindi di fondamentale importanza
Tratto da:
Tara Rosa Eleonora Percesepe, La Trasformazione della Coscienza, Libraio Editore, Milano 2019
Sri Aurobindo (translator: Sudha Sinha), The Supermental Manifestation upon Earth, Sri Aurobindo Ashram Publication Department, Pondicherry 2006
[1] Sri Aurobindo (translator: Sudha Sinha), The Supermental Manifestation upon Earth, Sri Aurobindo Ashram Publication Department, Pondicherry 2006